17 Feb Materiali adsorbenti e applicazioni per l’arredo urbano
Opigeo collabora con la società BELLITALIA SRL nell’ambito dello sviluppo di un calcestruzzo per l’arredo urbano con inerti di recupero. È stato creato un brand con il nome EKONYA (https://www.ekonya.it/) per promuovere la caratteristica di sostenibilità ambientale e sensibilizzare i clienti all’utilizzo.
Gli ultimi sviluppi sulla tecnologia dei materiali fornita da OPIGEO ha evidenziato un ulteriore funzionalità del calcestruzzo, ossia l’adsorbenza dei metalli pesanti. Grazie a questo nuovo driver BELLITALIA nel 2024 ha presentato e vinto in collaborazione con altri 3 partner un progetto finanziato dal PNNR chiamato EKONYA. Il finanziamento è gestito dal Consorzio Ecosistema Innovazione iNEST “Ecosistema dell’innovazione” finalizzato ad estendere i benefici delle tecnologie digitali alle principali aree di specializzazione del Nord-Est.
Ulteriori informazioni: https://www.consorzioinest.it/wp-content/uploads/2024/05/Slides-progetto-EKONYA_Spoke4.pdf
La tecnologia EKONYA è caratterizzata da funzionalità filtranti garantite dalla matrice legante idraulica appositamente sviluppata. La matrice legante, concepita secondo un modello di economia circolare, è un materiale composito avanzato, con una porosità micro-macro controllata, che prevede cariche nanometriche e additivi introdotti per:
- garantire la stabilità dimensionale durante la presa
- migliorare la reologia
- controllare la velocità di presa
- migliorare le proprietà meccaniche e termiche.
La matrice è concepita come legante geopolimerico a base allumino-silicatica, ottenuto per polimerizzazione di condensazione. I geopolimeri appartengono alla categoria delle ceramiche legate per via chimica ed esibiscono specifiche proprietà come la durezza, l’elevata stabilità termica, dimensionale e chimico-fisica. La microstruttura finale della matrice nanostrutturata consiste in nanoprecipitati compresi fra 5 e 15 nm, separati da nanopori (da 3 a 10 nm), con un’area superficiale specifica compresa tra 20 e 140 m/g. In funzione della capacità di scambio ionico, la struttura consente l’incorporazione di ioni di metalli di transizione o di siti acidi (protonici) non appartenenti alla struttura, consentendo di funzionalizzare la matrice legante con specifici siti attivi di interesse per i processi catalitici. Nell’ambito del trattamento di acque contaminate da metalli pesanti e molecole organiche (ad es. pesticidi), la matrice sarà in grado di catturare efficacemente gli inquinanti a seguito del processo di filtrazione.